Dismorfofobia: la paura di essere brutti

1991
Dismorfofobia

A chi non capita ogni tanto di guardarsi allo specchio e vedersi “brutto”? Anche le star, così invidiate per il loro carisma e la loro bellezza, confessano ogni tanto di disprezzare alcune parti del corpo. Esiste però un limite tra il sentirsi poco attraente in determinate giornate e situazioni e quella di avere una vera e propria convinzione di essere praticamente dei mostri. Questa patologia che trova il proprio perché nella situazione psicologica di una persona, si chiama dismorfofobia.

La convinzione di essere brutti rende difficili i rapporti con gli altri. La persona che ne soffre si guarda continuamente allo specchio o lo evita direttamente per non confrontarsi con se stesso. Le donne sono maggiormente colpite da questa fobia che spesso porta ad anoressia e bulimia, senza considerare le ripetute visitine dal chirurgo estetico per migliorarsi. In realtà la persona, per quanto faccia per sentirsi bene con se stessa, anche se il suo aspetto in realtà è del tutto normale, continuerà a vedersi e sentirsi brutta. Il problema infatti è molto più profondo ed è psicologico.

L’unico rimedio per superare il problema della dismorfofobia è chiedere aiuto a uno psicologo, sarà l’unico capace di aiutare perché il suo compito non sarà quello di convincere la persona di essere bella, ma dovrà scavare a fondo per trovare il vero motivo per cui non riesce ad amarsi per com’è fatta.