Il fenomeno degli eSport ha contagiato anche l’Italia

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Gli eSport stanno vivendo un momento di crescita esponenziale in tutto il mondo

Nel 2020 il numero di videogiocatori a livello globale era stimato intorno ai 2,7 miliardi, mentre secondo il Global Esports and Live Streaming Market Report 2021, entro la fine del 2021 728,8 milioni di spettatori assisteranno in live streaming ad eventi di questo tipo. Numeri impressionanti e in continua crescita da quando, il 19 ottobre del 1972 all’università di Stanford in California, venne organizzato il primo torneo ufficiale di eSport con Spacewar, uno sparatutto per pc ispirato a futuristiche guerre aerospaziali dove lo scopo era quello di abbattere la navicella avversaria con dei missili.

Stime di crescita in Italia

Il numero dei giocatori attivi ammonti ad 1 milione e 620mila mentre circa 475mila appassionati seguono in live streaming tornei ed eventi collegati con il mondo degli eSport. Seguendo lo sprone del Comitato Internazionale Olimpico diverse federazioni sportive sul suolo nazionale hanno già iniziato ad interagire con le rispettive comunità videoludiche. Ad esempio la Federazione Italiana Vela ha da poco annunciato la sua collaborazione con Team MCES, un gruppo di “eAtleti” italiani specializzati in Virtual Regatta Inshore e Virtual Regatta Offshore, simulazioni del World Sailing con il quale si svolgono mondiali di E-sailing con diverse migliaia di appassionati. Anche il mondo del calcio non è da meno e da quest’anno la Serie A ha sponsorizzato un campionato di FIFA e PES alla quale hanno partecipato ufficialmente molte squadre della massima serie del calcio italiano e che ha visto le vittoria del Benevento di DaniPitbull (Danilo Pinto) con FIFA e quella del Genoa in PES con gli NPK_02 (i fratelli Rosario ed Emanuele Accurso) in cabina di regia.

La crescita dei professionisti prima che esplodessero gli eSport

Altri professionisti sfruttavano il web per allenarsi, crearsi una carriera e raggiungere le vette della loro disciplina. Ad esempio nei casino online, tra tavoli da blackjack, roulette, giri di slot machine simili a videogame e sale da poker, i top player del settore hanno allenato le loro skill sul tavolo verde e si sono affermati come campioni dell’Hold’em. Il poker del resto è ormai considerato a tutti gli effetti uno sport e il comitato olimpico ha considerato l’ipotesi di inserirlo nel paniere delle discipline dei giochi. Un destino simile a quello degli eSport visto che il CIO sta prendendo in considerazione queste discipline anche alla luce del crescente numero di appassionati che giocano e seguono i maggiori eventi mondiali di gaming sportivo.

Nel frattempo lo scorso aprile Thomas Bach, presidente del CIO, ha annunciato la creazione delle Olympic Virtual Series (OVS), un’esperienza digitale sponsorizzata dai vertici dell’organizzazione che coinvolge i campioni del gaming di Virtual Regatta, eBaseball Powerful Pro Baseball 2020, Gran Turismo 7 e Zwyft, videogiochi che rappresentano rispettivamente le discipline della vela, del baseball, delle corse automobilistiche e del ciclismo. Una manifestazione sperimentale che vuole avvicinare gli appassionati di console ai valori olimpici e che sembra preannunciare un futuro coinvolgimento ufficiale di queste discipline nel novero degli sport presenti alle prossime olimpiadi del 2024, le 33esime dell’era moderna che si terranno a Parigi.